1 aprile 2012

1° Coppa Italia: Monte Prat

Caro Diario,
oggi ho fatto proprio la figura del peracottaro. Non so tanto bene cosa vuol dire ma il mio allenatore di basket di quando ero più piccolo ce lo diceva sempre quando facevamo una partita schifosa che perdevamo di 20 punti. Spesso in quelle partite mi diceva anche che avevo le mani "che andavano bene solo per toccare il culo alle ragazze", ma io non toccavo il culo a nessuna ragazza, e comunque con l'orienteering questo non centra niente.

Quella di oggi era una gara "middle", che vuol dire che non era tanto corta ma neanche tanto lunga. Anzi a dire la verità era un po' corta, perchè era solo 3,9 chilometri e di solito le "middle" sono più lunghe, e allora vuol dire che la cartina è difficile difficile che rischi di perderti e di incontrare Cappuccetto Rosso o Hansel e Gretel e di non tornare mai più a casa tua. 

Prima della gara il mio amico Cristian B. che partiva 3' dopo di me mi ha detto che veniva a prendermi, e io gli ho detto che venisse pure così poi andavamo insieme a prendere il nostro amico Dario S. che partiva 6' prima di me. Però io scherzavo, perchè non pensavo mica che veniva sul serio. E non è che non lo pensavo perchè facevo lo sborone e pensavo che ero troppo più forte di loro, perchè questo errore lo avevo già fatto nella prima gara di coppa Italia dell'anno scorso e alla fine mi aveva fatto fare la figura del cioccolataio (che neanche questo so bene cosa vuol dire, ma ce lo diceva il mio allenatore di basket di quando ero un po' più grande quando facevamo una partita proprio di cacca). E allora quest'anno, che era anche di nuovo la prima gara di coppa Italia e non volevo di nuovo fare quella figura lì io non ero per niente sborone e non facevo quello che è il più figo di tutti, ma pensavo che ero in forma e riuscivo a non farmi raggiungere dal Cristian B. e magari riuscivo anche a raggiungere il Dario S. 

E invece sono partito proprio da peracottaro e quando sono arrivato alla 1 il Cristian B. mi aveva già raggiunto! Che poi è tutta colpa che non ho orientato bene la cartina (come mi dice sempre che devo fare il Claudio Valer!!) quando sono arrivato al triangolino e sì che c'avevo tutta quella salita da fare per arrivare fino a lì e potevo pensarci bene e invece alla fine ho sconfuso le due collinette e sono andato in tanta malora. Allora io mi sono molto agitato e ho cercato di staccar il Cristian B., ma invece di pensare bene ho cominciato a fare ancora peggio, e per andare alla 2 sono perfino andato alle casette (che sono quei rettangolini neri) che non centravano proprio un bel niente. Però c'avevo le gambe magiche, e allora poi lo raggiungevo di nuovo alla 2 e partivo di nuovo come un razzo. E quella volta non partivo tanto a casaccio, ma però invece di arrivare fino in cima allo avallamento mi mettevo a andare a destra un po' prima e arrivavo a un'altra sella (che non è quella del cavallo ma è una spece di pianuretta in mezzo a due salitine) come quella che c'era dove c'era la 3, ma la 3 non c'era. E poi è arrivato il mio amico Cristian B. e siamo andati alla sella giusta. E allora io sono ripartito di nuovo come un razzo con le mie gambe magiche su tutti quei sassi scomodi che rischiavi sempre che ti facevi male alle caviglie. Però guardando giù vedevo il mio amico Cristian B. che correva tutto comodo su un sentierino e allora ho pensato che era meglio se ci andavo anche io e magari lo seguivo per un po'. E però intanto che lo seguivo guardavo la mia cartina, e non capivo un cavolo. Allora ho capito che stavo guardando la strada per andare dalla 4 alla 5 e invece stavamo andando dalla 3 alla 4. Allora mi sono sentito proprio stupido stupido e ho acceso di nuovo le mie gambe magiche e sono andato come un razzo alla 4 correndo su per una salita ripidissima che lui veniva su con un fiatone camminando. Alla 4 non mi ha neanche raggiunto e ho continuato a correre su, e non ho capito subito bene bene dove ero, perchè ero ancora un po' sconfuso, però ho trovato la 5. E non il mio amico Cristian B. non si vedeva ancora in giro.

E poi di nuovo su di corsa come un razzo sulla collina e stavolta sapevo anche bene dove ero. Ma poi mi sono sconfusionato di nuovo perchè c'erano un casino di sassi poi vedevo un laghetto sulla cartina (che è un tondino blu) che non lo vedevo, e quando ho provato a guardare in un bucone per cercare il laghetto ci ho trovato dentro delle casette e allora non capivo ancora più un bel niente. Però poi ho capito che il laghetto non era un laghetto ma un pozzo, e quello l'ho trovato. Allora ho capito che avevo capito dove ero e sono andato giù verso un bucone gigante. Però quando ci sono arrivato un po' vicino ho visto che nel bucone c'erano delle roccione o un murettone o roba del genere, ma nel bucone sulla cartina non c'era proprio niente e invece doveva esserci una righetta nera grossa o una righetta nera fina con un pallino in mezzo. Allora ho pensato che questa volta non mi fregano e ho cercato nella cartina un bucone (che è una specie di rotondino un po' storto marrone con un dentino, con altri rotondini un po' più grandi intorno) con dentro un trattino nero fino con un pallino o un trattino nero grosso, e ne ho trovato una proprio lì vicino. Allora ho pensato che sono proprio un figo e ho subito cominciato a scavalcare la montagnetta che la lanterna era proprio lì dietro. Però sono arrivato in un posto stranissimo pieno di sassi e di gente che correva. Ho provato a guardare se qualcuno faceva bip (che è il rumore che fa la lanterna quando la punzecchi) ma non sentivo nessun bip. E allora ho provato a guardare dietro i sassoni che incontravo, ma di lanterne non ce ne era neanche mezza. Allora sono diventato un po' triste e ho pensato che non ero per niente figo ma che ero un pirlone, e però almeno mi è venuta la buona idea di andare su a vedere se incontravo il sentierino di prima. 

Quando l'ho trovato sono tornato al laghetto che non era un laghetto ma era un pozzo, e ho capito che allora la bucona giusta era proprio quella lì di prima e ho pensato anche delle brutte parole che sul diario non le voglio scrivere. Sono andato subito vicino alla bucona e ancora più sotto, ma non vedevo nessuna cosa bianca e arancione. Proprio lì vicino a me c'erano due muretti incrociati che sembravano proprio quelli che c'erano nel cerchietto del punto a un pochissimo dalla lanterna, ma la lanterna proprio non c'era. Lì vicino un po' più in giù c'erano tutti dei sassoni che pensavo che lanterna non poteva essere lì, ma siccome che non la trovato, allora ho provato a andare anche là, ma non c'era neanche là. Allora mi sono guardato in giro di nuovo e ho capito che ero proprio nella bucona vicino al cerchietto e allora sono tornato un po' in su e ho visto la lanterna che era proprio a un metro da dove mi ero fermato prima a guardare i muretti incrociati che sembravano quelli dentro nel cerchietto, ma che non l'avevo vista. Allora ero proprio triste triste ma ho pensato che almeno una lanterna la volevo fare un po' decente e ho acceso le mie gambe magiche per correre fino allo stradone. Però poi ho pensato che era meglio che non andavo alla cavolaccio fra tutti quei sassi che rischiavo di farmi anche male, e sono andato al sentierone.

Dopo che sono arrivato allo stradone ho capito che bastava fare il contorno della bucona con il giallo in mezzo (che vuol dire che dentro c'è un prato) e poi andare un po' in su, e allora ho cominciato a fare il contorno alla bucona, ma non era mica tanto facile e magari andarci dentro era una cosa più furba. Conunque poi ho incominciato salire e ho rivisto un po' da lontano il mio amico Cristian B. e ho pensato che adesso lo acchiappo. Ma lì c'erano un sacchissimo di quegli stramaledetti sassi che non si riusciva a correre bene e che non capivo neanche tanto bene dove che ero perchè quando pensavo che arrivava un bucone a destra ne arrivava uno a sinistra, e anche il contrario. E allora non l'ho più visto. Ero di nuovo un po' triste e ho seguito un signore che andava nel posto giusto. Ma solo per un pochino. Per andare alla 8 era facile anche per uno zuccone come me oggi, e anche alla 9 era facile, ma ho fatto il giro lungo attorno alla buca col fondo proprio tondo tondo e poi siccome che mi ero stufato di leggere le descrizioni dei punti (che sono quei disegnini che ci sono su quel foglietto che si mette in quel coso di plastica che si attacca sul braccio) ho guardato per un po' una casetta di sassi prima di capire che dovevo proprio andare lì. 

Andare alla 10 era super facile, ma ormai le mie gambe magiche si erano stufate anche loro, e allora non ci sono andato tanto veloce e neanche alla 11. Però alla 11 ho incontrato di nuovo il mio amico Cristian B. e ho visto che lì un po' più avanti c'era anche il mio amico Dario S. Allora ci siamo messi a giocare tutti insieme e abbiamo fatto il trenino che Dario S. era davanti che trovava le lanterne e noi ci andavamo dietro zitti zitti e le trovavamo anche noi. Però poi lo abbiamo lasciato arrivare primo al traguardo perchè se no eravamo proprio bastardi.

Dopo la gara ero proprio triste triste e allora sono andato di nuovo alla partenza e mi sono fatto dare la cartina dei bambini più grandi, che almeno se avevo fatto tutte quelle ore di macchina mi facevo un po' di allenamento. Con le mie gambe magiche ho fatto di corsa anche tutta la gara dei bambini più grandi, tranne che quando mi sono un po' perso fra la 5 e la 6. Che però lì ho detto adesso sto qui fermo immobile fino a che non capisco dove sono. E dopo un po' di minuti l'ho capito e sono ripartito.

Alla fine la gara l'ha vinta il Simone G. e il Carlo R. non era tanto contento perchè di solito vince sempre lui. Lui faceva la faccia allegra, ma si vedeva che non era mica allegro come quando vince. Almeno io facevo la faccia triste per davvero, anche se il mio amico Cristian B. mi diceva che non dovevo essere così triste perchè lui quando era più piccolo ha fatto le gare in elite e una volta è arrivato sesto ai campionati italiani sprint e allora voleva dire che non mi aveva battuto perchè ero scarso io, ma perchè era forte lui. Solo che oltre che lui e il Simone G. e il Carlo R. mi hanno battuto anche il Guido M.,  il Marco C. e l'Eddy S., che non hanno mica fatto le gare in elite.

Un mio amico che ha detto che vuole rimanere omonimo mi ha detto che con la testa che ha lui e le gambe che ho io potremmo battere il Carlo R. Allora io ci ho pensato su un bel po', che tanto avevo tutto il viaggio in macchina che era lunghissimo per pensare a tutte le cose del mondo, e ho pensato che è un po' come dire che lui è un po' lento e io un po' dugo.

Ma io invece penso che si sbaglia, e c'ho tutto l'anno per farglielo vedere.

5 commenti:

  1. Guido Michelotti, 15esimo in lista base 2002
    e medaglia in staffetta 2001 con CUSBO davanti a Forestale

    però anche lui un fighetta del MAC... :-)

    RispondiElimina
  2. Il tuo racconto della gara è, al contempo, esilarante e tecnico/descrittivo......immagino la tua tristezza e stanchezza :-(, ma conto di averti ancora con noi in futuro:-))
    Mauro Nardi

    RispondiElimina
  3. Le tue gambe non saranno sempre magiche, ma la tua scrittura sì. Inoltro la tua candidatura per il Nobel degli Ori-scrittori. In attesa di altre belle letture.

    RispondiElimina
  4. Vi siete fatti battere tutti da Simone Gambini? Ma daii ...

    RispondiElimina
  5. non sai quanto è diventato forte Simone Gambini durante l'inverno...

    RispondiElimina

non lasciate commenti anonimi, suvvia...