20 dicembre 2012

Trionfo a Miola

Pedrotti chiude la stagione con il botto

Miola di Pinè - Si chiude con uno straordinario successo la stagione agonistica di Dario Pedrotti, il forte atleta del San Giorgio che sulle nevi di Miola di Pinè aggiunge l'ultima perla alla sua trionfale stagione, che lo ha portato a potersi fregiare, primo atleta italiano, del "triplete". La IV prova dell'Oricup Inverno 2012, che si correva a Miola di Pinè sotto la sapiente regia di Stefano Rauss e il suo staff, ha visto il portacolori della squadra del presidente Valer precedere di ben 55'' secondi l'acerrimo rivale Andrea Cipriani, e di poco meno di un minuto e mezzo la giovane promessa Fabio Daves. Leggeri guai fisici hanno tenuto lontani dai primi Michele Candotti e Giorgio Paoli, accreditati alla vigilia di buone possibilità di successo. Ecco l'intervista con Pedrotti raccolta al termine della gara.

Come valuta la sua prestazione di oggi? Sono molto soddisfatto, e devo dire che non mi aspettavo di vincere. In questo periodo sono nella fase di carico della preparazione atletica invernale e temevo di essere un po' imballato, invece le gambe hanno risposto con una brillantezza che non mi aspettavo. E forse non se la aspettavano neanche i miei avversari.

Gara perfetta la Sua? No, non direi proprio. Per andare alla terza mi sono distratto guardando un presepio e non ho più capito dove ero perdendo 15'', per la 5 non ho resistito al richiamo della foresta e ho fatto la scelta peggiore tagliando il dosso invece di aggirarlo da sinistra (Candotti da quella parte ci ha messo 2' in meno n.d.r), e uscito dalla 9 ho contato male le strade e ho capito dove ero solo per la croce sulla chiesa perdendo altri 20''.  

Come ha trovato il tracciato del giovane Rauss? Il tracciato era decisamente divertente e l'abitato di Miola si è rivelato più interessante di quanto pensassi. La presenza della neve ha purtroppo vanificato in parte il lavoro del tracciatore, dato che la scelta lungo l'asfalto era sempre la più conveniente, ma nel complesso la gara è risultata comunque molto bella, soprattutto nella parte dalla 9 alla 18, dove non si poteva distrarsi un attimo. Non posso che fare i miei complimenti a Michele Rauss.

Veramente il tracciatore si chiama Stefano... Certo, ma naturalmente se è stato in grado di tracciare una buona gara il merito va a suo padre, Stefano, che lo nutre, gli dà un letto, lo fa studiare, lo finanzia, e gli ha permesso di dedicarsi all'orienteering invece di spingerlo a giocare a calcio sperando che diventasse ricco e famoso.

A proposito di amore e altri sentimenti forti, Lei oggi ha battuto il suo arcirivale Cipriani, cosa prova? È un'emozione indescrivibile, vincere oggi, qui, davanti a questo pubblico, e lasciando dietro Cipriani, mi ripaga di tutti i sacrifici fatti durante l'anno. Questa stagione iniziata malissimo con un mio PM che gli aveva regalato la vittoria alla gara di Agnedo del Gronlait Promo Tour, si chiude come meglio non potevo sognare.

Già, el triplete... Guardi, faccio ancora fatica a crederci. Sono il primo atleta italiano ad avere vinto nello stesso anno una prova del Circuito CSI, una prova del Trofeo dell'Amicizia e una prova dell'Oricup Inverno: se me lo avessero detto qualche anno fa non ci avrei mai creduto.

Non crede che il raggiungimento di questo traguardo corra il rischio di farle perdere la cattiveria agonistica e la voglia di allenarsi e fare sacrifici? Beh, mi rendo naturalmente conto che questo è un rischio reale, e la parte psicologica sarà forse quella più importante nell'allenamento di quest'inverno. Proprio domenica avrò un incontro con Thierry (Sgiurgsgiù n.d.r.) per capire insieme a lui come si affrontano momenti come questo, in cui rischi di sentirti arrivato.

Cosa risponde a quelli che, dopo la gara di oggi, la considerano il favorito numero uno per i mondiali master che si correranno il prossimo agosto in Italia? Che hanno ragione! (ride n.d.r.) A parte gli scherzi, manca ancora davvero troppo tempo, e bisogna tenere conto che oggi i miei avversari non erano al loro meglio. Candotti ha chiuso una stagione sfortunata con una contrattura al polpaccio alla prima salita, Cipriani per problemi di lavoro non si allena seriamente da mesi, Daves ha fatto le discese con le pattine per non rischiare di scivolare sulla neve e sporcarsi la tutina, e Sandri è terribilmente sotto tensione per il nuovo incarico tecnico che gli è stato affidato all'interno della FISO Trentino. E poi probabilmente i mondiali master non li potrò neanche correre, per un impegno concomitante.

Quando La rivedremo di nuovo al via? La stagione è stata lunga e stressante, e ho davvero bisogno di staccare un po' e di dedicarmi alla mia famiglia. Seppure a malincuore salterò quindi la gara in centro storico a Lecce del 23 dicembre, e quella del 5 gennaio in provincia di Matera. Con il mio staff stiamo invece valutando se partecipare alla prossima tappa dell'Oricup Inverno il 5 gennaio a Pergine Valsugana, o puntare direttamente alla VeNotte del 26 gennaio, che è da sempre una delle mie gare preferite.

Da Miola di Pinè, il nostro inviato







Nessun commento:

Posta un commento

non lasciate commenti anonimi, suvvia...