30 dicembre 2014

AllORI e dolORI 2014

Quella del 2014 è stata una stagione orientistica estremamente divertente in M35, con gare spesso molto combattute e tanti possibili vincitori o almeno pretendenti al podio.  In Coppa Italia sono stati addirittura 11 gli atleti che sono arrivati sul podio almeno una volta, di cui 2 una volta (Origgi e Cristellon C), 6 due volte (Berlanda Scorza, Grassi S, Pedrotti, Rigoni, Ruggiero e Buselli), 2 tre volte (Grassi PM e Neuhauser) e 1 quattro volte (Pin).

Un po' più "noiosi" i campionati italiani, con 3 ori al solito Rigoni, 2 argenti all'insolito Pedrotti, 2 bronzi a Grassi PM, un argento a Buselli e un bronzo a Cristellon C.

Tolto Rigoni, che oltre ad aver corso relativamente poco quest'anno, è ancora irrimediabilmente di un'altra categoria, personalmente credo che quest'anno il più forte in M35 sia stato Pin, come dice anche la classifica finale di Coppa Italia.

Io credo di essere finalmente riuscito a salire sul trenino che rincorre (inutilmente) Rigoni, e sono fra quelli che "possono giocarsela", dato che quest'anno ho battuto almeno una volta tutti gli "umani". Certo, se alcuni di quelli di cui sopra si allenassero quanto mi alleno io, non li vedrei più neanche con il binocolo, ma in fondo mica è colpa mia se loro hanno cominciato a 3 anni e io a 30.

Per chiudere l'anno, ecco la mia personale raccolta di allORI e dolORI.

allORI

Staffette 2014 (Trofeo delle Regioni, Arge Alp, Campionato Italiano Staffetta)
Magari tornerò pure ad esserlo, ma qust'anno nelle staffette che ho corso, invece della sega degli anni scorsi, sono stato quasi un figo. Ho chiuso al primo posto la prima frazione del Campionato Italiano e a uno sputo dal primo quella dell'Arge Alp, e ho condotto vittoriosamente in porto la seconda frazione del Trofeo delle Regioni, egregiamente lanciato da Eddy. Bello, bello, bello. Chissà che l'anno prossimo grazie al Lodo Galletti non riesca a correre per il titolo italiano staffetta.

Non ho vinto e in altre occasioni la concorrenza è stata più agguerrita, ma è stata sicuramente la più bella sorpresa dell'anno e il risultato che mi ha dato più soddisfazione. Non avevo mai pensato davvero di riuscire ad essere competitivo fra le buche di Lipica, dove avevo collezionato figuracce epiche, e chiudere il primo giorno al terzo posto dietro GPM eil Bulgaro, è stato bellissimo.

Campionato Italiano Long
L'ho già scritto, ma lo riscrivo perché devo proprio ricordarmelo. Questa è la gara di cui dovrò andare più fiero quando andrò in pensione, perché è la prima long che corro bene dall'inizio alla fine, e perché c'erano proprio tutti ma tutti (tranne Pin). Il secondo posto agli italiani long è il massimo a cui posso aspirare fino a che Rigoni non si dà alle freccette. Però almeno fatelo partire prima, la prossima volta, così non sto lì per 6 minuti a cullare sogni proibiti.
 

Coppa Italia Clusone
Non è stata una sorpresa per me, perché sono un inguaribile sognatore, ma lo è stato sicuramente per molti altri, che non si aspettavano che io potessi davvero vincere una middle di Coppa Italia, davanti a Pin e Grassi S. Iniziare così la stagione ufficiale è stato molto bello, peccato che poi non abbia dato degna prosecuzione a quanto iniziato in terra bergamasca. Fra l'altro, ho probabilmente beccato il pacco regalo più ricco dell'anno!


Gara individuale Arge Alp
Come a Lipica, fino a quest'anno avevo sempre rimediato solo scoppole nelle gare internazionali, e nonostante il mio inguaribile (bis) ottimismo, pensavo che tutto sommato fosse inevitabile. Chiudere la gara individuale in Arge Alp, seppure fra gli anzianotti della M40, a 4' da uno che è stato nel giro della nazionale svizzera, e davanti a Simone Grassi, oltretutto in un posto bello come Pietralba, è stato uno degli highlights della stagione.


dolORI

Campionato Italiano Middle
Non c'era scritto da nessuna parte che io dovessi prendere una medaglia agli italiani middle, ma dato che alla 7 ero secondo, 40 soli secondi dietro a Rigoni e ben 1 minuto davanti a Simone Grassi, un pensierino ce lo avevo anche fatto. E poi eravamo a "casa mia" sul Monte Bondone. Quei 4' di errore alla 8 su una tratta da 1', sono stati decisamente l'errore più caro dell'anno. E pensare che avrei potuto fare il filotto di medaglie d'argento agli italiani 2014...

Coppa Italia Laranza
Da uno che ha vinto la prima gara di coppia Italia, personalmente mi aspettavo un po' di più di un 13esimo posto nella seconda. A Laranza sfioro quella soglia psicologica dei 10' di errore su un solo punto, che divide un orientista da un cercatore di funghi. Riuscirò a chiudere alla "bellezza" di 21' dal primo, a cui la gara precedente ne avevo dati uno e qualcosa. Forse Buselli ha ragione a dire che il mio problema è che sono discontinuo...

Coppa Italia Cansiglio
Prosegue la collezione di figuracce in Coppa Italia, altra carta stupenda, e altra bestiata. Qui la "soglia psicologica dei 10 minuti" la passo alla grande, stabilendo il mio record stagionale di errore su un punto e correndo avanti e indietro per 13' prima di capire cosa sto facendo. Il resto della gara è meno peggio che a Laranza, ma un orientista è un'altra cosa.

Coppa Italia Liguria (1 e 2)
Ero reduce dalle belle prove dell'Arge Alp e volevo chiudere bene la Coppa Italia. Beh, non ci sono riuscito. Due gare mediocri, con un bel promemoria per il 2015: se voglio competere con i migliori devo sempre correre al massimo delle mie possibilità fisiche e di concentrazione. E su certe carte non basta neanche (vedi il favoloso Bosco delle Fate, dove i primi mi hanno dato lezioni di orientamento).
 
Coppa Italia Barricata
"Ciliegina sulla torta", non in ordine cronologico, ma in ordine "morale", la coppa Italia di Barricata. Cartina fantastica, tempo da leggenda, e io prima mi perdo varie volte nelle prime 4 lanterne, e poi mi azzoppo. Tornando in partenza dopo la 5, mentre un tappeto di muschio di stende sotto di me, e una grandinata selvaggia si sgranocchia sopra di me, mi viene quasi da piangere, da tanto che è bello e da tanto che non posso proprio pensare di provare ad arrivare in fondo (a meno di non rischiare di rimanere ingessato per i 6 mesi successivi). Ma un giorno a Barricata ci tornerò, e un giorno ci vincerò anche una gara...

26 dicembre 2014

III ori-cup Inverno: Caldonazzo

Dopo il forfait di entrambi i campioni alla gara di Miola di Piné, l'eccitazione per l'attesa del rinnovato duello fra Sir Pedro e Little Fab è alle stelle, e a Caldonazzo, proprio come accadeva nelle tenzoni medievali, attorno alla sfida sono state organizzate bancarelle e saltimbanchi. Nonostante l'aspetto vagamente natalizio, è evidente che l'evento ruota unicamente attorno alla Sfida, per la quale i Due si presentano tirati come due corde di violino (eccetto una piccola forma influenzale che ha colpito il Giovane nella settimana precedente). 

Pronti via e il 20+1enne scatta subito al comando, rifilando al 20x2enne 5'' già alla I, nella quale l'Anziano parte un pelo più prudente. Stesso tempo alla II e altri 2'' guadagnati da L.F. alla III, causa una infelice uscita dal parco di S.P., che però si riprende prontamente e balza al comando alla IV, infliggendo al Pargolo 11'' tutti in un colpo. È però un regno effimero, dato che rosicchiando 3'' alla V e 2'' alla VI l'alfiere del Trent-o torna al comando. VII e VIII da dimenticare per S.P. che rimedia addirittura 9''+23'', impattando di nuovo nel tempo parziale alla IX, ma precipitando addirittura al 3° posto alla X, a causa di un eccesso di prudenza nell'affrontare i due successivi punti fra le case, che gli costa 15''+3''. Le lanterne dalla XII alla XIV servono al porta colori del San Giorgio per ritrovare la giusta centratura, che gli permette di infilare 4 successivi best time, che alla XVIII lo proiettano nuovamente in testa. Testa che gli dà alla testa, dato che alla  XIX rimedia un raccapricciante e poco spiegabile 13° posto di frazione con +16'' da L.F. Altri 9'' l'Anziano li piglia alla XX, ma la gara sarebbe ancora apertissima, dato che a quel punto sono ancora solo 6 i secondi che separano i due.

Ma dopo la XX c'è la XXI, che il Bambino affronta allargando sulla strada correndo "che gli veniva da vomitare" (parole sue) mentre il Vecchio affronta con una scelta di grande esperienza quasi sotto la linea rossa. Peccato che dopo i 5 metri di canaletta che avrebbero dovuto permettere di superare il recinto (che solo un occhio attentissimo poteva distinguere in carta come non attraversabile) non si arrivasse affatto al giallo, e che tutto il resto della zona fosse cartografato in modo un po' naïf, costringendo ad allargare smodatamente verso est (ma in ogni caso la scelta su asfalto era probabilmente la migliore, anche se la carta fosse stata giusta).

Alla XXI S.P. ci giunge in 4:04 contro i 2:17 di L.F. e nelle ultime due c'è solo il tempo peggiorare leggermente la situazione, aggiungendo sulle spalle dell'Anziano altri 6'' di distacco.

Alla fine, fra i due sfidanti ci stanno 1'59'' e pure il 20x2-2enne Eddy Sandri.

Il 2014 si chiude così per Sir Pedro peggio di come era cominciato: 1-0 per Little Fab un anno fa, 2-0 oggi. Prossimo appuntamento, il 3 gennaio a Novaledo: riuscirà l'Anziano a rovesciare l'inerzia della sfida?


15 dicembre 2014

I ori-cup Inverno: Torcegno

Per nulla sconfortato dai dati meno che deprimenti delle visite al mio blog (di cui una arrivata da google cercando "gergofasico", parola di cui ignoro del tutto il significato e che sono certo di non aver mai scritto su queste pagine...), ma conscio che quello dell'ori-blogger è uno sporco (e inutile) lavoro, ma qualcuno deve pur farlo, eccomi ad iniziare la saga invernale dell'ori-cup inverno, quel circuito di garette promozionali in cui un branco di irriducibili si scanna da novembre a marzo invece di limitarsi ad ammazzarsi di preparazione atletica invernale o di panettoni con il mascarpone.

Anche se il regolamento del circuito dice che "Poiché le gare hanno lo scopo di incentivare la partecipazione e l’attività sportiva dei giovani, verranno premiate le seguenti categorie: M12 - W12 – M14 - W14 – M18 - W18", tutti sanno che in realtà tutto l'ambaradan è un contorno alla sfida fra me e Fabietto Daves, che, dato che lui ha 20 anni quasi tondi meno di me, va in scena solo in inverno (mentre in estate lui le prende dagli elite e io dai 35, solo perché non voglio cedere ai 40).

Prima puntata di quest'anno a Torcegno, e quando ne scrivo sono già indietro di un giro, dato che si è già corso anche a Miola. Ma lì non c'eravamo né io né Fabietto, quindi la vittoria di Lorenzo Vivian su Eddy Sandri è del tutto priva di interesse.

La carta di Torcegno ha ospitato una delle ultime notturne di coppa Italia (pace all'anima loro) e qualche gara CSI, ed è carina. Se sapevo che c'era così tanto bosco e campagna così poco paese (in parte perché una parte del paese era "embargata" per il montaggio dell'albero di Natale...) mi portavo delle scarpe un po' più aggressive, e magari pure i calzettoni alti: ho finito che sembravo Mel Gibson in "The Passion". E, cosa molto peggiore, ho finito anche con 50'' di distacco da Fabietto, quindi 1-0 per lui. 

Secondi che in parte sono dovuti al fatto che, ormai ufficialmente, lui corre più veloce di me, in parte al mio errore alla 4, che, complice una vegetazione un po' diversa da quella indicata in carta, ma soprattutto una mia risalita senza mezzo occhio alla bussola dalla 3, mi ha visto pascolare nell'avallamento sbagliato. Il giro turistico intorno alla chiesa, il fatto di non sapere più dove ero fra la 9 e la 10 causa un parcheggio segnato come strada, e il giro intorno alla casetta della 15 con una curva di livello in omaggio per non aver letto la descrizione punto, hanno completato la frittata.

Del resto, partire in svantaggio rende più appassionante il duello, e aumenta l'audience. 
Prossimo appuntamento, 21 dicembre, Caldonazzo: stay tuned!



4 dicembre 2014

Sprint Mezzolombardo - Festa del Comitato Trentino

Rieccomi, con un paio di settimane di ritardo, a raccontare l'ultima gara del 2014 in Trentino. Ultima per modo di dire, dato che il giorno dopo ne hanno corsa una in Primiero che si chiamava "The last challenge 2014" e che fra due giorni comincia la prestigiosissima (l'anno scorso l'ho vinta io...) Ori Cup Inverno 2014-2015.

Comunque, si correva in paese e poi si festeggiava la chiusura dell'anno orientistico trentino, con premiazioni e bagordi alimentari, non si poteva mancare.

Mezzolombardo è un posto dove l'inverno il sole tramonta a ora di pranzo, ma tanto quest'inverno è finto, e anche se quello è stato uno dei giorni più "rigidi" fin qui, si stava benone anche senza berretto e guanti. La termica, quella ci voleva, ma si poteva tranquillamente correre in braghe corte.

Al via in M35 i più agguerriti sono Ingemar e Eddy. Simone fa il giovanotto in MA, ma il tracciato è uguale e si possono almeno confrontare i tempi. La partenza è in massa (ma in tre lanci per separare le categorie con tracciato uguale) e io da qualche giorno mi vado dicendo che devo correre come se fossi da solo, e che durante il riscaldamento devo concentrarmi sul correre come se fossi da solo. Non sarà neanche tanto difficile, dato che in tutta la gara vedrò Ingemar 2'' alla prima lanterna, e poi più nessuno.

Dopo la 1 c'è la prima farfalla, dalla quale ne esco con una quindicina di secondi sul secondo (Ingemar) che mi faranno correre in perfetta solitudine per tutta la gara. Talmente solitudine che mi sento quasi solo, e il dubbio di non aver saltato qualche ala, o almeno qualche lanterna, me lo porto dietro per un po'. Nella seconda farfalla incontro almeno qualcuno impegnato in altre ali, e mi sento un po' meno solo, ma a volte essere più veloci degli altri non è per niente divertente.
Sulla gara poco da dire, il tracciato è carino, dato che sfrutta tutta la parte più alta e intricata del paese con una sequenza 11-12-13-14 che bisogna per forza fare a tutta velocità, ma che potrebbe indurre facilmente in errore, e propone una seconda farfalla prima del gran finale, che sfrutta meglio possibile una parte di carta non tecnicamente irresistibile.
Io non sbaglio praticamente niente, ma non mi capacito di come Segatta, che aveva una velocità molto simile alla mia, mi dia addirittura 9'' sulla 24: che fosse più conveniente tornare indietro passando vicino alla 22 invece di chiudere il cerchio dall'altra?

Chiudo con addirittura 1' abbondante su Ingemar e 2' e mezzo su Eddy, e continuo a non capire come mai io sia diventato così veloce, dato che in tutto l'anno ho praticamente eliminato gli allenamenti di velocità e sono andato a cuocermi le gambe in montagna per ore e ore. La risposta potrebbe essere che in realtà sono diventati più lenti gli altri, però Dallavalle in MA mi dà solo 1' e mezzo (vince in 22'27''), e Daves Junior me ne tre quarti solo perché lui per metà gara si è sfiancato per stare dietro al Truffa e io invece a momenti guardavo le vetrine per la malinconia. Simone chiude con un inspiegabile nono posto in 26'37'', dopo che alla 7 era in testa e alla 10 terzo. Magari si è fermato ai mercatini di Natale.