Sia mai che lascio indietro una gara, anche se era una CSI in Valsugana con esiguo numero di concorrenti. Meno che mai se si tratta di una prestigiosa vittoria. Ci sarà poi più avanti anche il tempo per tornare sulla severa lezione di orienteering che ho impartito oggi a S.Z...
Villa Agnedo, dunque, prova nonmiricordochenumero del campionato trentino CSI, giornata che a Trento si schiatta di caldo, e in Valsugana anche. Siamo ormai già a giugno, e la stagione orientistica, che sembra appena cominciata, è già alla lunghissima pausa estiva prima delle non poi moltissime gare autunnali. Insomma, è un mondo difficile.
A Villa Agnedo siamo pochetti, sia in M35 sia un tutto. Peccato, perché l'organizzazione è abbondante, c'è pure una maglietta "tecnica" per tutti i partecipanti. E la gara non è male.
Ho dimenticato a casa il gps e transigo alle sacre regole dell'orienteering non tracciando neanche il mio percorso sulla carta, ma perdonatemi. I momenti clou della gara sono alla 3, quando bisogna vedere il sentierino lungo il verdone e indovinare dove si trova il sasso che si vede solo correndo indietro, alla 5 (ma solo perché mi complico la vita buttandomi fra i triangolini invece di fare un comodo giro da sotto, e alla 6. Sulla tratta lunga ci sono varie scelte, addirittura 4, con l'estrema destra, il ritorno alla 1 e poi su, il sentierino lungo il fiume e l'estrema sinistra. Io vado su per il sentiero, sicuramente la scelta più corta, ma forse non la più veloce, dato che non si corre benissimo. Dopo i 7 minuti fino alla 6 si tratta di spingere quanto si può e fare un po' di attenzione, ma ne basta proprio poca, se non alla 23 e poco più.
Finisce con me che mi porto a casa parecchio cibo e una maglietta troppo piccola che mi tocca regalare, e con Segatta un'eternità dietro, un po' per essersi incasinato alla 3, il resto perché ormai pare che io sia diventato il Carlorigoni dei poveri, e nelle garette come oggi non c'è storia. Che sono solo quello dei poveri lo dimostrano i poco più di 100 secondi che mi rifila Fabietto, che fa lo stesso percorso ma in MA. È vero che come abbiamo ricalcolato nel defaticamento dopo gara potrebbe essere tranquillamente mio figlio (ma non credo, a 19 anni la mia vita sessuale non era esattamente frenetica, e comunque non mi assomiglia per niente...), ma insomma, è comunque spiacevole. Anche se lui ultimamente corre proprio tanto e bene (sì, è vero, nel bosco tende un po' a perdersi, ma sempre meno).