15 febbraio 2016

Oltrebrenta, di nuovo tu

A Oltrebrenta ci avevo già corso alla prima di Coppa Italia del 2011, e ne ero uscito con il morale malconcio. Quest'anno era "solo" Oricup, e forse potrei aprire e chiudere il post con la frase lapidaria del sempre sincero Fabietto, che nel dopogara ha chiosato "mi sa che oggi ti hanno battuto tutti".

Non proprio tutti tutti, ma insomma quasi. Diciamo che l'unica consolazione è che manca ancora un mese alla Coppa Italia, e forse sarò riuscito a dimenticarmi questo sabato di quasi inverno in mezzo alla sempre ostica vegetazione e sul sempre ostico terreno di questo angolo della Valsugana.

Della mia gara ci sarebbe molto da dire, a monito dei più giovani che dovessero eventualmente leggere il mio blog. Avrebbero parecchio da imparare su cosa non fare. Che molto riassunto potrebbe essere "se la vegetazione è sempre ostica e il terreno pure, è meglio se vai pianino e capisci bene cosa stai facendo, invece di correre come un cretino dimenticandoti di avere una carta in mano". Anche perché comunque su quel terreno, veloce non vai comunque, quindi almeno cerca di non perderti. Ma quando mai: per dare un'idea complessiva della mia prestazione, posso solo dire che andando alla 4 raggiungo (o forse mi aveva raggiunto lui alla 3) uno che potrebbe essere tranquillamente un M12 o M14 al massimo, che riuscirò a staccare definitivamente solo dopo la 14.

Comunque, corro giulivo come un tordo e, ben sapendo che da quelle parti è tutto uguale e rischio di perdermi, mi ci perdo proprio. Aspetto fino alla 3, per non fare troppo brutta figura, e poi mi do alla antica tecnica del "a casaccio", provando un po' qui e un po' lì. 

La 4 non è sbagliabile, ma prendo comunque 20'' dai giovincelli, la 5 invece sì, e allora prima vado via in curva di livello, poi mi dimentico che sono andato in curva e penso di aver visto un muretto che è due curve più in alto, così scendo, e poi devo risalire.

La 6 è la fiera del casual, arrivato su quello che potrebbe proprio essere il mio sentiero di arresto, decido che quella che vedo sotto è la curva del sentiero marcato, non badando al fatto che per vederla sotto di me avrei dovuto salire parecchio, cosa che sicuramente non ho fatto. Mi guardo un po' in giro smarrito finché arriva Giacomo Pezzè e va in alto, cosa che avrei potuto fare anche da solo, dato che avevo visto pochi metri sotto il sentierone, ma non è giornata.

Alla 7 ci vado barcollante, alla 8 ci arrivo dopo il ragazzino di cui sopra, alla 9 fisso per 1' la lanterna perché io la vedo su una briglia e non su un sasso come mi sembra sia segnata sulla carta (ma non è vero). Poi medito altri secoli su come uscire dal punto, poi ho il dubbio che il sentiero che cerco sia quella roba che vedo 4 curve sopra di me (cosa assolutamente impossibile), poi finalmente arrivo alla 10 dopo il ragazzino di cui sopra.

11 e 12 in treno con Mattia Tamanini, dal quale cerco di staccarmi andando alla 13, e ci riuscirei anche, se in zona punto non ci passassi ore. Ad un certo punto decido che un masso enorme che ho davanti è il triangolino nero segnato in carta (che vuol dire gruppo di sassi, non masso enorme...). Poi dato che così non la trovo, decido che era il triangolino più in alto (che continua a voler dire gruppo di sassi, non masso enorme...), poi finalmente riconosco il sentiero nella valletta a bordo carta e allora torno in là, ma troppo. Alla fine ci metto 5 minuti più dei più furbi, a trovare quella cavolo di lanterna.

14 di nuovo in treno con M.T. e 15 in splendida galoppata di coppia, di quelle che in realtà io guardo lui e lui guarda me e nessuno dei due sa davvero cosa sta facendo, tanto che finiamo, per culo, alla 16. Dalla quale è facile trovare la 15 e poi di nuovo la 16, ma per la 17 sono di nuovo già quasi perso, salvato solo da un cocuzzolo talmente gigante che non potevo non riconoscerlo.

Riesco a prendere 10'' anche alla 18, prima di fare il miglior tempo alla 19, probabilmente perché i giovani si sono fermati ad allacciarsi le scarpe o a lasciare passare qualche leprotto.

Sono veramente una sega. E buon viaggio a Fabietto in partenza per Kaunas, in Lituania, che chiude prematuramente la nostra sfida di Oricup, con un 2-0 che non ammette repliche.


10 febbraio 2016

What's Trail-...?

Seguito da "-o" è uno sport che suscita grandi entusiasmi o grandi sarcasmi, seguito da "-running" è invece oggettivamente una figata. Ammesso che si abbiano il tempo e la voglia per prepararcisi degnamente. È vero che c'è gente che ci partecipa più impreparata di Stegal alla o-marathon, ma io quelli proprio non li capisco.

Godetevi lo spettacolo e provate a rimanere indifferenti...


Altro effetto collaterale non da poco, per allenarsi tocca passare qualche giornata invernale in posti come questi sotto, che, una volta superato quel (lungo) periodo nel quale la sola idea di correre più di 3 ore fa venire conati di vomito, sono una gran figata.

E quando si è ormai spacciati capita persino di pensare "mi mancano solo 2 ore, sono praticamente arrivato", come è capitato a me sabato scorso. Però confesso che ad andare avanti altri 550 metri oltre la pizzeria, per chiudere a 60 km tondi tornandoci poi, non ci sono riuscito. E anche che la pizza dopo 58,9 km e 3716 metri di dislivello non è che me la sia gustata un granché.

  

2 febbraio 2016

Puglia 2

Dato che qui in Trentino per ora di gare non se ne parla, riporto in un post quanto scritto da Armando Nuzzone nei commenti al post sulla Puglia, che magari lo vede qualcuno in più.

Mi limito a pubblicare. Non avendo tempo di verificare il tutto, mi astengo da qualsiasi giudizio. pubblicherò volentieri risposte di chi le vorrà dare.



" Grazie, grazie per aver “ sconfitto “ con questo blog un discutibile e pericoloso atto di censura!
Ma veniamo ai fatti, quelli che risultano da documenti scritti, atti ufficiali e non … semplici parole.


La pubblicazione tardiva della lettera in questione scaturisce dal fatto che, nonostante tanto, tanto tempo, questo Comitato non ha ricevuto nessuna nota, chiarimento, delucidazione,risposta, ecc., fatta eccezione per qualche breve telefonata e sms; quindi, niente di ufficiale: solo chiacchere!


Certo, si dovrebbero conoscere bene i fatti, le persone, le decisioni, le delibere, ma, soprattutto, si dovrebbe rispettare tutto ciò.


La lettera in questione descrive fin troppo bene in quale contesto è nato il Comitato Promotore per la Candidatura della Puglia ai WMOC del 2019 ma, per comprendere sino in fondo tante e tante situazioni, è bene rendere noti anche i nomi dei componenti dello stesso Comitato, così come sono stati presentati alla stampa:
Presidente – Michele Barbone (Presidente Nazionale Dirigenti Sportivi, Presidente Onorario Coni Puglia)
Vicepresidente Vicario – Mauro Gazzerro ( Presidente Nazionale Fiso)
Vicepresidente – Guglielmo Minervini (Regione Puglia, Assessorato allo Sport)
Vicepresidente – Stefano Pecorella (Presidente Parco del Gargano)
Componenti: Elio Sannicandro (Presidente Coni Puglia) – Gaetano Cusenza (Consigliere delegato allo sport Provincia di Foggia) – Nicolino Sciscio (rappresentante del Consorzio dei Comuni del Gargano); Segretario Generale Domenico Di Molfetta (Delegato Coni per la Provincia di Foggia) – Direttore Tecnico Generale: Gabriele Viale (Presidente di PWT Italia ).


La lettera in questione è stata inviata, oltre che ai destinatari indicati, a tutti i Presidenti di Comitato e Delegati Regionali della FISO: nessuna risposta! 


Prima della lettera di cui sopra, il Presidente del Comitato Fiso Puglia aveva inviato in data 10/03/2015, prot.48/Pr/2015, una lettera indirizzata al sig. Nicolino Sciscio, Delegato Fiso Foggia (nonché Consigliere Comitato Fiso Puglia, assente da tutti i Consigli Regionali e ancora sconosciuto dalla maggioranza degli altri Consiglieri) ed al Segretario Generale della Fiso una richiesta di delucidazioni in merito alla costituzione del Comitato promotore: nessuna risposta!


A seguito dell’intervento dei Consiglieri Passante, Grifoni e Sbaraglia in occasione del Consiglio Federale 218 del 15/05/2015, si è dato incarico al Segretario Generale Rinaldi di inviare una lettera al Comitato Fiso Puglia con la richiesta di nomina di un componente da inserire nel suddetto Comitato promotore, suggerendo, nel contempo, il nome del Delegato Sciscio.

Dopo aver ricevuto la lettera del segretario Rinaldi (27/05/2016 prot. 0826/15/EVENTI/AR) il Consiglio Fiso Puglia, in data 25/06/2015 con delibera n.47, non potendo prendere in considerazione la nomina del Delegato e Consigliere Sciscio, perché ancora una volta assente, ha nominato il Segretario Armando Nuzzone, anche in virtù della sua esperienza e conoscenza delle Società Sportive del territorio e delle Istituzioni pugliesi, ed ha provveduto a comunicare tale decisione al Presidente, ai Consiglieri ed al Segretario Generale Fiso, oltre che al Presidente del Comitato Promotore: ancora una volta, nessuna risposta!


Ciò nonostante, il Comitato Promotore ha proseguito il suo lavoro e le sue azioni promozionali, ignorando tale decisione perché ( così come riferito dal Presidente Gazzerro al Presidente Fiso Puglia Cinieri, in una sua telefonata: “ …. Rinaldi non doveva proprio fare quella lettera …).


In data 9/06/2015 il Presidente del Comitato Promotore invia al Presidente Fiso Puglia ed al Segretario Generale Fiso una missiva con la quale, dopo aver fatto riferimento a proposte, programmi, business Plan, già esposti e concordati nel loro interno, allega un programma di formazione per Tecnici Scuola per il 2015/2019, indicando date, luoghi, ecc, senza tener conto né di quanto previsto dal nostro Regolamento Formazione, che, in maniera inequivocabile, affida ai Comitati Regionali l’organizzazione di tali corsi, nè della Direttiva Coni n.90/03 e, ovviamente, senza prendere in considerazione il fatto che il Comitato Fiso Puglia ha un suo Responsabile della Formazione, che stila il calendario dei corsi in base alle esigenze ed alle richieste delle Società Pugliesi.


Successivamente questo Comitato ha ritenuto di incontrare il nuovo Assessore allo Sport della Regione Puglia, informando ed esponendo i fatti sino ad allora accaduti, chiedendo un suo intervento affinché il movimento orientistico pugliese fosse pienamente e da subito coinvolto in questa eccezionale avventura. Lo stesso Assessore ha espresso molte perplessità, pur non entrando nel merito, per la linea adottata sino ad allora da parte del Comitato Promotore.


In data 3/12/2015 (vedi articolo Fiso, se non ancora censurato!) il Comitato Promotore incontra le autorità della Città di Matera, parlando di eventi di avvicinamento al 2020 e dei WMOC in Puglia , di forte collaborazione tra Basilicata, Matera e Puglia, alla presenza di tutti, anche del Delegato (ripeto Delegato!!) Fiso Basilicata ma con l’esclusione del Comitato Fiso Puglia.


Poi si è giunti alla pubblicazione della prima lettera sul sito Fiso alle news regionali, alla censura di tale articolo ed al blocco dell’account del Comitato Fiso Puglia , solo successivamente ripristinato.


Oggi ci chiediamo:
1) Quale Comitato/Delegazione avrebbe accettato tali comportamenti e decisioni…?
2) Quali sono i motivi per i quali non si intende coinvolgere il Comitato Fiso Puglia, democraticamente legittimato a rappresentare il territorio e garantire trasparenza nei fatti, nelle azioni e, eventualmente, nelle spese?


Questi sono i fatti, ovviamente, documentati e documentabili; il seguito: lo vedremo e lo racconteremo.
Grazie.
Armando Nuzzone"